A chi mi chiede lumi sulla attuale querelle concernente Sua Santità il Dalai Lama, vorrei ricordare una delle dieci virtù che un praticante buddhista deve sviluppare : “ Non parlare a vanvera”.
Indiscutibilmente, viviamo in un’epoca di grande confusione.
Io appartengo a una generazione in cui fare le boccacce a un bambino era un modo scherzoso di esprimere simpatia, e scopro che se ripetessi oggi quel gesto, che in passato ho fatto gioiosamente molte volte suscitando l’ilarità dei presenti, potrei essere in un modo o nell’altro condannato da una qualche associazione che difende i diritti dei bambini.
Anche se con un filo d’erba cercassi di aiutare una formica a superare un rivolo d’acqua, potrei trovare un’organizzazione animalista pronta a farmi causa per aver portato la formica lontano dalla sua casa.
Non parliamo delle contumelie che mi hanno rivolto i no vax o dell’indignazione che genero nei vegani quando dico che non sono neppure vegetariano.
Il fatto è che i mezzi di comunicazione ci disorientano portando
ognuno di noi a interpretare le vicende a seconda di come arrivano le informazioni, e i social possono fare diventare queste interpretazioni oggetto di infinite discussioni.
La massa, come alle partite di calcio, si schiera da una parte o dall’altra per la necessità di gioire, stupirsi o condannare pur di sentirsi viva.
Le guerre fanno ogni giorno migliaia di vittime e anziché deprecare chiunque spari anche un solo colpo con lo scopo di togliere la vita, ci schieriamo in attesa di sapere se vinceranno i nostri beniamini.
Gli inventori dell’intelligenza artificiale si spaventano della propria creatura, come se non avessero valutato, già in fase di realizzazione, tutte le potenzialità di questo marchingegno.
Un paese foraggiato da una fazione alleata usa questi soldi per inviare armi alla fazione opposta.
Qualcuno ci dice che una maestra fa pregare gli alunni e altri aggiungono che forse li ungeva anche con l’olio benedetto.
Evidentemente viviamo in pieno Kali Yuga, un periodo di oscuramento mentale che porterà all’umanità disorientamento e conflitti.
È sempre più evidente che l’uomo anela alla spiritualità, ma orienta la propria intelligenza per fare del male a se stesso e agli altri.
Ed è alla luce di tutti questi fattori che non mi lascio irretire dalla divampante polemica che ha trasformato una gag in un affare internazionale.
𝙋𝙖𝙡𝙟𝙞𝙣 𝙏𝙪𝙡𝙠𝙪 𝙍𝙞𝙣𝙥𝙤𝙘𝙚